La polemica su Curcio

Curcio

Durante la settimana della salute mentale è in programma un evento con Renato Curcio che presenterà il suo ultimo libro “La rivolta del riso”. Per chi ha vissuto la drammatica stagione delle Brigate Rosse è naturale associare il nome di Curcio, suo fondatore, alle stragi degli anni ’70 di cui quell’organizzazione si macchiò.

Appena, però, si esce dallo schema pregiudiziale e si entra nel merito delle cose, il giudizio prende il posto del pregiudizio e il ragionamento può essere condotto su un altro piano: si può condividere o meno, ma bisogna stare al merito. Tutta la stampa locale ha dato molto risalto alla cosa, indotta a ciò anche dalla presa di posizione di alcuni politici, evocando il sentimento di ribellione contro le stragi, molto radicato nella cultura democratica modenese (con il richiamo alle uccisioni di Moro, di Biagi e di altre vittime, di forte impatto emotivo).

Ma occorre stare al merito, guardare alle persone prima che alla rappresentazione che se ne fa di esse. Nel mondo della salute mentale parliamo frequentemente dello stigma, del marchio che le persone con disturbi psichiatrici si portano addosso e che determinano isolamento e marginalizzazione. Questo atteggiamento è presente, spesso inconsapevolmente, anche nei confronti degli ex detenuti, tradendo, in questo caso sia il principio della nostra costituzione, che attribuisce al carcere una funzione riabilitativa, sia un principio cardine di ogni società democratica, inclusiva e accogliente, cioè quello che una persona che ha commesso un reato, e che ha pagato il conto alla società con il carcere, ha diritto alla riabilitazione sociale, a ricostruirsi una vita, a integrarsi nella società.

Ritorniamo al merito. Curcio è stato invitato alla Settimana della Salute Mentale per presentare un libro che affronta le condizioni dei lavoratori del terzo settore. Il tema, come si sa, è di attualità e di grande importanza anche per le ricadute sugli utenti della salute mentale a loro affidati. E’ il tema che ha trattato nel suo libro, tema che ha a che fare con le situazioni di disagio.

Appare evidente che la polemica di questi giorni potrebbe aver senso se l’evento riguardasse il passato dell’ex-brigatista o se si trattasse di un evento politico; durante Màt si discute invece di un tema socioassistenziale.

Giorgio e Tilde

Leggi il Comunicato stampa degli organizzatori dell’evento “La rivolta del riso”

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