Impegno e dedizione per la salute mentale di comunità.
Fare salute mentale di comunità. Già di per sé questa dicitura implica almeno due aspetti: uno che la mente è sempre inserita in un contesto, e secondo che tale contesto è anche e soprattutto al di fuori del soggetto; è quindi all’interno di una comunità. La domanda che all’associazione insieme a noi ci stiamo ponendo è come può la comunità fare in modo che le esperienze di disagio mentale diventino parte integrante di questa, e come si può fare in modo che queste esperienze riguardino anche persone che non fanno parte del mondo della salute mentale?
La risposta è complessa perché i servizi di salute mentale si potrebbero definire carenti in quanto a iniziative per far si che le persone che affrontano il disagio psichico escano da quella spirale di solitudine e incomprensione che spesso si portano dentro. Si tende per lo più a dare delle spiegazioni interne a queste forme di disagio, motivo per cui diventa difficile trovare soluzioni all’esterno, spesso ci si dimentica che sempre e comunque la persona è inserita all’interno di una comunità e che quindi il disagio viene anche causato da quella comunità che non sa accogliere le più svariate forme di diversità. È qui che il disagio mentale si trasforma in disagio mentale di comunità, se vogliamo che chi soffre smetta di soffrire allora dovremo agire anche su quella comunità. Qui entra in gioco l’associazione Insieme a noi, quasi come un intermediario tra il singolo e la comunità. Attraverso i più svariati laboratori a partire da quello della cucina a quello di hip hop, opera per fare in modo che questa comunità possa accogliere anche il disagio mentale. Per fare questo non viene presa in considerazione né la diagnosi né la terapia per la diagnosi di modo che il muro che divide il malato dalla comunità venga abbattuto, in modo che la malattia esista solo in determinate circostanze, ossia nel colloquio terapeutico tra il medico e il paziente. Al di la di quello spazio non esiste la malattia e quindi la personalità del soggetto può entrare in uno scambio reciproco e paritario all’interno della comunità. Una cosa che colpisce a primo impatto dell’associazione è la difficoltà nel determinare chi tra i partecipanti ai laboratori sia seguito dai servizi di salute mentale e chi no, questo grazie alla capacità di tutti di entrare in relazione tra gli altri in maniera comunitaria, senza distinzioni né stigmi, in questo contesto non esistono operatori e utenti ma solo soci di un’associazione.
Lorenzo