Scrittura creativa


La ricerca sulla scrittura creativa riceve un impulso significativo a partire dagli anni 80’,
quando gli psicologi elaborano modelli teorici che tentano di spiegare gli aspetti del
pensiero che nascono durante l’attività di scrittura. Già a partire dagli anni ‘90, a seguito
di attente osservazioni su utenti affetti da disturbi della sfera psicologica ed emotiva, è
stato riscontrato come tale strumento possa aiutare a fronteggiare ed elaborare le
emozioni negative (quasi esorcizzandole), talvolta favorendo anche il rafforzamento del
sistema immunitario, causato da un progressivo miglioramento psicologico. Secondo
quanto concettualizzato da Bion, l’attenzione riposta sulla scelta delle parole risponde a
un bisogno comunicativo dell’inconscio, prendendo consapevolezza delle proprie
emozioni e sublimandole attraverso l’accostamento semantico di significati evocati dalla
propria esperienza di vita.

Descrizione delle attività:
Il laboratorio struttura ogni incontro in due fasi distinte
1) Stesura dell’elaborato: in seguito a una specifica consegna, ogni partecipante ha un
tempo prestabilito per stendere il proprio elaborato; tale esercizio permette di prefissarsi
degli obiettivi specifici e portarli a termine entro limiti imposti e nel rispetto delle
esigenze degli altri partecipanti. Gli utenti sono sempre liberi di scegliere la modalità
espressiva che preferiscono (lettera di diario, poesia, racconto, ecc.). La consegna può
essere formulata sotto richiesta specifica di un tema/attività da parte dei partecipanti, con
lo scopo di incentivare la creatività e dar voce ai loro bisogni espressivi, oppure può
prevedere specifici esercizi di scrittura creativa ideati per il raggiungimento di precisi
obiettivi (comprendere stati emotivi altrui, role playing al fine di assumere punti di vista
differenti, esprimere stati emotivi attraverso esperienze sensoriali, ecc.)
2) Condivisione con gli altri partecipanti (volontaria): L’ultima fase è dedicata alla
lettura dell’elaborato. Lo scopo è quello di dar voce ai partecipanti rispetto alle difficoltà
ed emozioni sperimentate durante la stesura dell’elaborato e superare il disagio, se
presente, riconducibile all’esposizione in pubblico, partendo da un ambiente protetto
all’interno di un clima comunitario. Usando questo punto di partenza si cercherà, inoltre,
di creare un momento di riflessione tentando di esprimere e sviluppare la capacità di
giudizio critico su se stessi e gli altri, accogliendo pareri esterni e lavorando
sull’eventuale frustrazione provocata da giudizi negativi.

Obiettivi specifici:
– Riduzione dello stress: affrontare le proprie emozioni inibite può rivelarsi un modo per
razionalizzarle ed accoglierle tramite un approccio individuale non giudicante. Scrivere
comporta quindi la trasposizione del pensiero su un’altra locazione (il foglio di carta),
lasciando alla persona la possibilità di esprimersi soggettivamente e di fronteggiare in
maniera alternativa il problema.
– Elaborazione cognitiva: raccontare un vissuto difficile, sia in forma scritta che orale,
aiuta a elaborare a livello cognitivo l’esperienza e a “metterla in ordine”, ristrutturando
anche la memoria dell’evento che, a causa del trauma, si era “destrutturata”. La scrittura
a tal proposito può aiutare lo scrittore a costruire schemi più adattivi e integrati su se
stesso, gli altri e il mondo, e questo permette un maggior benessere, fisico e psicologico.

Sede e orari: Sede dell’associazione di Via Albinelli, 40, Mercoledì, ore 15:00-17:00.

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