Il nodo “Dentro-fuori”.

Il nodo dentro/fuori: il prendersi cura nella salute mentale” è un progetto della nostra Associazione che, grazie ad un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, ci consentirà di attivare, in vari ambiti (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, Soggiorni estivi, Gruppi A.M.A.),  interventi più efficaci  a favore delle persone con soffrenza psichica nel territorio modenese.

Riportiamo degli ampi stralci dalla scheda – progetto:

Il progetto

“Con il progetto “Il nodo ‘Dentro/fuori’ – Prendersi cura nella salute mentale” l’Associazione “Insieme a noi” intende promuovere la salute mentale delle persone con disagio mentale e i loro familiari, liberando e facendo emergere il “capitale sociale” (l’insieme delle risorse di relazione che sostengono le persone) inespresso che consenta a quelle stesse persone di farsi protagoniste del “prendersi cura”. Questo obiettivo sarà perseguito, con il necessario supporto, oltre che dei volontari, di personale con competenze nel settore, in tre ambiti dell’attività dell’Associazione, che corrispondono alle tre articolazioni del progetto: “Dentro/fuori, presso il SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) di Baggiovara”, rivolto ai ricoverati nel reparto e ai loro familiari; “Auto-mutuo-aiuto”, rivolto ai familiari degli utenti dell’Associazione e dei ricoverati in SPDC; “Soggiorni estivi a Casa Mariano a Palagano”, rivolti agli utenti dei Servizi di salute mentale di Modena.

Si tratta di un progetto che volge l’asse dell’attenzione dalla persona con difficoltà che è oggetto di cura, alla persona con difficoltà che si scopre risorsa per gli altri di cui si prende cura (attingendo alle esperienze maturate in altre regioni degli UFE – Utenti, Familiari Esperti -, con il necessario supporto di volontari e operatori).

Il progetto

· si attuerà in stretto collegamento con i Servizi del DSM (Dipartimento di salute mentale), a cui i soggetti promotori si propongono come riferimento sul territorio per rendere più efficace il servizio da loro prestato, nella prospettiva di ridurre i ricoveri dei pazienti in SPDC, e le loro ricadute (molto frequenti) ;

· rafforzerà ulteriormente i rapporti con la comunità locale di Palagano nell’organizzazione dei soggiorni estivi, incrementando, tra l’altro, il numero dei beneficiari del soggiorno

· coinvolgendo attivamente, nei settori di attività sopra indicati, anche utenti e familiari “esperti”, promuoverà una metodologia di intervento che è orientata alle relazioni di aiuto orizzontali, la cui efficacia è ampiamente documentata”.

……..
Obiettivo generale

“La finalità del progetto è promuovere il protagonismo degli utenti e dei familiari nei percorsi di cura, creare le condizioni perché ci sia un loro coinvolgimento più attivo, perché possano essere una risorsa per sé, per gli altri e di conseguenza anche per i servizi.
Per questo l’Associazione intende organizzare spazi ed eventi che permettano a utenti e familiari di condividere e confrontare le proprie esperienze, per accrescere il proprio livello di consapevolezza e formazione
Questo protagonismo si esprime in una rete di soggetti (familiari, utenti esperti, volontari, operatori, studenti universitari) che, grazie alla loro esperienza e alla consapevolezza acquisita, hanno prodotto un “sapere” che oltre che a “sensibilizzare” le istituzioni, offre loro un ventaglio di possibilità di sostegno territoriale
Questo progetto persegue tali finalità (accomunate dal bisogno di lottare con i mezzi più svariati contro l’esclusione di cui soffrono i pazienti tanto nelle strutture di ricovero quanto nella comunità), in tre ambiti principali:

A) Capitale sociale come collegamento fra Servizi e territorio: Progetto Dentro/fuori, presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC).

Da alcuni mesi si è attivato, con altre organizzazioni, in via sperimentale, un progetto con il reparto SPDC di Baggiovara che prevede la presenza di volontari, familiari e utenti all’interno del reparto per l’apertura di uno sportello informativo e di un momento di incontro con i ricoverati a cadenza settimanale.
L’obiettivo da conseguire, in questo ambito, è garantire una continuità di rapporto tra il paziente ricoverato, i Servizi territoriali e le altre opportunità offerte dal territorio (Associazioni…), con la prospettiva di contribuire alla riduzione del numero dei pazienti ricoverati e delle frequenti ricadute.
I possibili sviluppi previsti sono la partecipazione strutturata e costante all’équipe di lavoro del reparto e l’apporto alla costruzione condivisa di “percorsi di cura” che si rivolgano all’utente e al suo contesto lungo tutto l’arco della sua esperienza.

B) Il capitale sociale dei familiariProgetto di auto mutuo-aiuto

L’auto mutuo-aiuto, già maturato nella nostra Associazione, parte dal presupposto che persone in condizione di disagio possano elaborare le propria esperienza attraverso il confronto e la condivisione reciproca e orizzontale. La dinamica cardine delle esperienze di auto mutuo-aiuto è l’accrescimento di autostima e protagonismo dei partecipanti che sentono di riuscire ad aiutare se stessi fornendo aiuto agli altri, attraverso il racconto e la condivisione della propria esperienza.
Con l’allargamento della rete sociale costruita dall’Associazione e con lo sviluppo delle iniziative presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, si rende necessario progettare un salto qualitativo nell’organizzazione dei gruppi di auto-mutuo-aiuto, che potranno diventare un partner strutturato dei centri di salute mentale per fornire subito ai familiari quel necessario momento di condivisione e di elaborazione che aiuta a “dare senso” alla propria esperienza ed elaborare da protagonisti attivi la loro storia.
L’obiettivo da conseguire, nell’ambito dell’auto mutuo aiuto, è quello di valorizzare, di mettere a frutto le risorse dei familiari partecipanti per gestire i propri problemi e per mettere in comune con gli altri la capacità di fare altrettanto; quello di promuovere la fiducia reciproca per superare la barriera dello stigma, della vergogna e dell’isolamento che spesso ancora oggi costituisce un ostacolo per il buon funzionamento delle prestazioni erogate dai servizi.

Gli sviluppi che si intende produrre in questo ambito del progetto sono:
il coordinamento dei gruppi di auto mutuo-aiuto in un rapporto stabile e strutturato con i servizi,
la crescita della consapevolezza dei partecipanti attraverso percorsi di formazione rivolti ai familiari e ai facilitatori, che prevedano anche il confronto con altri gruppi della regione e la partecipazione a iniziative formative e informative che su questo terreno facilitino la circolazione e la condivisione delle esperienze nelle varie parti d’Italia (Il Convegno annuale delle “Parole ritrovate”, la settimana della salute mentale organizzate in varie città….)
la costruzione di canali e relazioni stabili che permettano di mettere a frutto nel volontariato e nell’attivismo all’interno dei servizi queste risorse di consapevolezza e formazione maturate nelle relazioni tra pari.

C) Capitale sociale …. in vacanzaProgetto Soggiorni estivi a Casa Mariano

La convenzione con l’AUSL e il progetto “Una rete per il benessere” sono stati indispensabili per organizzare con successo nel biennio 2009-2010 i soggiorni estivi a “Casa Mariano” a Palagano, e per costruire quel rapporto di stretta collaborazione con i Servizi, che ha portato l’estate scorsa ad avere quasi una cinquantina di ospiti nell’ arco di un mese e mezzo.
L’obiettivo da conseguire, in questo ambito, è quello di promuovere, nei singoli turni di soggiorno, relazioni significative, di aiuto reciproco e di reciproco stimolo tra le persone che vi partecipano, favorendo la conoscenza delle persone tra di loro, facendo emergere interessi. Obiettivo non semplice perché a volte i gruppi sono composti da persone che non si conoscono, che presentano problematiche relazionali diverse. Si richiedono perciò frequenti incontri con gli operatori dei Servizi che individuano gli utenti da mandare al soggiorno, un buon lavoro di preparazione dei gruppi durante le settimane precedenti le partenze, l’organizzazione di attività “tarate” sulla tipologia del gruppo.

Un passo ulteriore per dare qualità e continuità a questa esperienza, sarà quella di creare i presupposti per accompagnare, con opportune iniziative, le relazioni costruitesi durante il soggiorno, fino a che non reggano autonomamente.
Un’ ulteriore possibilità di sviluppo è coltivare e rafforzare il rapporto con la gente di Palagano, proponendoci, con tutto il nostro potenziale umano e creativo, come risorsa per la comunità: promuovendo iniziative ed eventi, nel paese, ma anche a Casa Mariano (una Festa del volontariato per metterci in rete con le altre realtà associative, un cineforum estivo all’ aperto, cura dei sentieri presso la residenza estiva… ecc.)”.

Aprile 2011

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