Le convenzioni: le nuove sfide della nostra associazione

Da molti anni l’associazione ha stipulato convenzioni con il Dipartimento di salute mentale di Modena. Il riconoscimento, da parte dell’Asl, della funzione dell’associazione nella progettazione delle numerose attività (che trova riscontro anche nel comodato d’uso gratuito di alcuni locali della Fonte e nelle convenzioni stipulate quest’anno), ci spinge a definire meglio il nostro ruolo rispetto ai servizi territoriali gestiti dai Centri di salute mentale o dati in gestione ad altri soggetti. Pur raccordandoci con questi, ci prefiggiamo l’obiettivo di sviluppare progetti e attività che favoriscano l’acquisizione di competenze relazionali e sociali, di autonomia, di progettualità condivisa, valorizzando le capacità di ciascuno e rispettando le fragilità che caratterizzano gli utenti della salute mentale.
Nella nostra associazione la relazione dei volontari, operatori e amici con gli utenti è inserita in un contesto di socializzazione e di collaborazione, non in un contesto terapeutico. Le persone possono fare questo percorso solo in quanto lo scelgono e lo condividono perché produce benessere; guardiamo con preoccupazione alle situazioni di utenti che restano inchiodati nei circuiti istituzionali. Pensiamo che l’inclusione sociale, che è la cornice della nostra azione, richiede che progressivamente le persone vengano aiutate a superare la condizione di esclusione (spesso originata da vissuti sofferti che producono paure e fragilità psicologiche), mediante iniziative che creino relazioni con il mondo di “fuori” che sempre più si mescola con gli utenti nelle nostre attività, creando un contesto di fiducia in se stessi e di speranza di potersi riprendere la propria vita. Negli ultimi anni, poi, a quest’impianto abbiamo aggiunto anche la prospettiva della costituzione di un’impresa sociale.

Attualmente sono due le convenzioni sottoscritte dalla nostra associazione (tralasciamo, qui, le convenzioni  stipulate con le università e con alcune scuole, che ci consentono di ospitare studenti in stage e tirocinio):

1) Convenzione per la realizzazione dei Progetti “Appartamento di via Albinelli” e “Casa Mariano”

L’appartamento di via Albinelli, di proprietà dell’Azienda Usl di Modena è stato donato da una famiglia di Modena con la precisa destinazione ad attività rivolte a persone con problemi psichiatrici. Casa Mariano, a Palagano, è stata donata all’associazione ed è utilizzata per organizzare dei soggiorni estivi per persone con sofferenza psichica.

Dall’art. 1 della Convenzione sottoscritta il 27 settembre 2016

Il Dipartimento di Salute Mentale, consapevole dell’esigenza di sostenere il percorso riabilitativo e di reinserimento sociale dei soggetti portatori di disagio psichiatrico con attività volte a consentire il superamento della situazione di emarginazione e di solitudine, di cui sono vittime gli stessi pazienti e i loro familiari,

  • mette a disposizione un immobile di proprietà dell’Azienda U.s.l di Modena, sito in via Albinelli, 40 a Modena, quale sede dell’Associazione per le attività sopra citate di socializzazione e di utilizzo del tempo libero rivolte all’integrazione dei pazienti psichiatrici, riconoscendo la funzione che l’associazione da anni svolge in questo campo;

  • sostiene le attività di socializzazione, di interesse culturale e naturalistico previste nell’ambito del progetto di soggiorno estivo preso “Casa Mariano” a Palagano

L’associazione si impegna ad utilizzare prevalentemente i propri soci volontari e prioritariamente quelli residenti nell’ambito territoriale interessato all’intervento”.

2) “Convenzione tra il Comune di Modena – Settore politiche sociale sanitarie e per l’integrazione -, l’Azienda USL di Modena e l’Associazione Insieme a noi, per la realizzazione di progetti di inclusione sociale rivolti a persone con patologia psichiatrica”

La Convenzione è stata sottoscritta il 29 agosto di quest’anno, al termine di un lungo confronto tra i tre soggetti firmatari.

Nelle premesse vengono richiamati la normativa nazionale e regionale e gli accordi al livello locale sulla necessaria integrazione tra servizi sociali e sanitari, sul valore sociale e sulla funzione dell’attività di volontariato per la predisposizione di interventi a favore dell’integrazione sociale delle persone con disagio psichico.

Nei primi due articoli vengono definiti l’oggetto, la finalità e gli obiettivi.

Art 1 Oggetto

Le presente convenzione intende definire le modalità di coprogettazione con l’Associazione “Insieme a noi” per la realizzazione di attività e interventi finalizzati ad ampliare e potenziare le opportunità di socializzazione e inclusione delle persone affette da patologia psichiatrica.

Con la presente convenzione si intende porre in essere attività e interventi finalizzati a promuovere la partecipazione attiva delle persone, del loro contesto famigliare e della comunità, articolando in tal modo maggiormente le opportunità a disposizione delle persone e dei servizi socio-sanitari per la costruzione del “budget di salute” con riferimento all’ambito della socializzazione, inclusione sociale e cittadinanza.

Per la realizzazione di tali attività, l’Azienda USL si impegna a rendere disponibile, tramite concessione d’uso da stipulare con l’Associazione “Insieme a noi”, una porzione dell’immobile denominato “La Fonte”, sito in via Fonte S. Geminiano, 35 – Marzaglia (Modena), in conformità al vincolo di destinazione d‘uso che sul medesimo grava.

Art. 2 Finalità e obiettivi

La presente convenzione si pone le seguenti finalità:

– contrasto allo stigma e al pregiudizio come promozione di una diversa visione della persona valorizzandone le conoscenze, abilità e capacità;

– promozione della partecipazione attiva della persona e del suo contesto famigliare come restituzione di responsabilità. La centralità dell’utente e della sua famiglia assume una connotazione sempre più rilevante in tutte le fasi del processo metodologico e ciascuno può partecipare attivamente all’analisi e definizione della situazione problematica su cui si basa la progettazione integrata fra i servizi e con i soggetti del terzo settore.

– prevenzione del disagio mentale e promozione del benessere psichico per consentire ai cittadini di ridurre il gap tra l’esordio della malattia e il ricorso all’aiuto da parte dei Servizi, agevolando l’accesso ai Servizi e la creazione di reti relazionali, anche informali, di supporto e di sostegno.

Le attività e gli interventi che si intendono realizzare perseguono pertanto l’obiettivo generale di creare un “luogo”, cioè uno “spazio-tempo”, in cui tendere all’inclusione sociale, attraverso diverse modalità:

  1. come “luogo” di percorsi “guidati” di inclusione sociale a valenza di ri-socializzazione;

  2. come parte di percorsi personalizzati volti a potenziare abilità, competenze e conoscenze relazionali e sociali, attraverso la partecipazione a laboratori (eventualmente anche per “avvicinare” le persone al mondo produttivo);

  3. come “luogo” accogliente, a libero accesso, dove le persone abbiano la possibilità di trascorrere bene il loro tempo, sperimentare relazioni informali e spontanee, coltivare/condividere i propri interessi.

In termini complessivi si ritiene necessario:

  • perseguire un buon equilibrio tra disponibilità di accoglienza su invio dei Servizi o comunque “guidati” e la dimensione del libero accesso su iniziativa della singola persona;

  • mantenere da parte di tutti un’ottica di informazione, comunicazione e restituzione ai Servizi.

Per Insieme a noi è un compito, che è anche una sfida, che ci impegniamo a rispettare.

Novembre 2016

Giorgio

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