Una settimana a Palagano

Montefriorino 2016Da 7 anni, ormai, l’attività della nostra associazione nei mesi di luglio e agosto si trasferisce a Casa Mariano a Palagano, un centro dell’appennino Modenese. É un’esperienza che coinvolge decine di utenti della salute mentale, di volontari e amici, che ci danno un contributo prezioso per il successo dell’iniziativa.
Come ormai avviene da molti anni, io e Concetta facciamo sempre il primo turno che parte la prima settimana di luglio.

Quest’anno utilizziamo il pulmino nuovo che ci hanno donato gli amici del Circolo Arci di San Pancrazio.

Partiamo lunedì 4: siamo in 10: 3 volontari e 7 utenti; pertanto devo utilizzare anche la mia macchina. È dei nostri anche Libero, un cagnolino che avrà qualche problema di adattamento nei primi giorni con alcuni del gruppo, ma dopo ci farà compagnia. Capita sempre che del gruppo faccia parte qualche utente che non conoscevo prima: anche questa volta c’é un’utente che non ho mai visto e un utente che avevo solo visto qualche volta: allora bisogna costruire un approccio.

Come tutti gli anni anche questa volta viene tutto molto facile, si stabilisce subito una relazione nata dalla voglia reciproca di conoscersi, in cui tendono a scomparire i ruoli utente/volontario. Durante il viaggio facciamo la sosta in un bar: caffè, sigarette (quasi tutti fumano e ľaccoppiata é un classico di tutte le soste che faremo nelle uscite durante la settimana). A casa Mariano arriviamo verso le 11, il tempo di sistemarsi nelle camere (quasi tutti hanno la camera singola) e siamo tutti pronti per apparecchiare e metterci a tavola: Concetta ha preparato a casa il sugo e il secondo, bisogna cuocere solo la pasta.
Dopo pranzo ci soffermiamo a parlare e facciamo un programma di massima della settimana: individuiamo e condividiamo delle mete per le uscite quotidiane. La mattina generalmente si va in centro a fare la spesa: quasi tutti approfittano per andare al bar, dove si trattengono a fare quattro chiacchiere; una mattina andiamo tutti in municipio perché nella sala consiliare Roberto, uno dei nostri, ha allestito una mostra dei suoi quadri.
Visitiamo il pomeriggio alcune località del territorio: Montefiorino con la sua Rocca e la sua storia, il Parco Santa Giulia di Monchio dove un gruppo di stele ricordano uno degli eccidi piu efferati contro la popolazione inerme, perpetrato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Facciamo un giro anche al Lago Verde: purtroppo, a causa di una perdita, il lago è quasi prosciugato; ritroviamo però Ignazio, proprietario del Lago, che vediamo volentieri tutti gli anni e col quale ci soffermiamo a parlare.
Un giorno facciamo una gita lunga: andiamo a S. Pellegrino in Alpe, al confine tra Emilia Romagna e Toscana; lì visitiamo il Museo dell’arte contadina e il santuario dedicato ai santi Pellegrino e Bianco. Concetta, per ľoccasione, ha preparato un pranzo al sacco, che consumiamo a Piandelagotti in un’area attrezzata.
Proviamo anche a fare delle passeggiate a piedi, ma ci si ferma al primo tentativo: un po’ per la pigrizia, un po’ per il piacere di parlare e di chiacchierare, ci si sofferma nello spazio davanti casa o nella saletta dove un gruppo organizza delle sfide con le carte a briscola o a pinnacolo.
Abbiamo chiacchierato tanto nelle giornate di Palagano, intrecciando vissuti e, qualche volta, ansie e paure che attraversano la vita di ciascuno, e, attraverso la condivisione, si stabiliscono rapporti sereni e atteggiamenti accoglienti.
S. Pellegrino 2016Il venerdì pomeriggio, ormai al termine della settimana (questo turno di soggiorno va da lunedì a sabato mattina) propongo di fare una riflessione collettiva. Eccone un breve report.
Per Angelo é stata una settimana bellissima; viene a Casa Mariano da 7 anni e per lui non é più una novità; si é riposato e ha costruito relazioni ottime con tutti. Esprime poi un giudizio sull’organizzazione delle attività: é stata molto soft.
Laura nota che c’è stato un rapporto tranquillo con tutti, anche con quelle persone che prima non si conoscevano; non ci sono stati dissapori. Ľorganizzazione non ha provocato stress e ciascuno si è sentito rispettato nei suoi tempi.
Anche per Roberto é stata un’esperienza molto bella, specialmente perché il comune di Palagano ha ospitato una sua mostra.
Concetta é stata bene con tutti, in particolare con Stefano e con Anna M.
Stefano é contento di aver trascorso una settimana con questo gruppo, specialmente per la cucina e per le gite: gli é piaciuta in particolare la visita al museo dell’arte contadina, a S. Pellegrino in Alpe, (in cui Giorgio ha fatto da guida) e la visita al Parco Santa Giulia e a Montefiorino.
Anna M. ringrazia tutti perché tutti hanno collaborato all’organizzazione delle giornate a Casa Mariano.
A Giuseppe é piaciuta molto la cucina, in particolare le penne alľarrabbiata e la pizza.
Per Lidia é stata una bella settimana; le é piaciuta la mostra di Roberto e la cucina. Inoltre ha dormito molto bene.
Alessandro è la prima volta che viene a Palagano; è stata un’esperienza totalmente nuova, più che soddisfacente, si è rilassato e gli ha dato modo di conoscere persone che prima non conosceva.
Anna B. é stata nostra ospite quasi tutta la settimana: ha apprezzato la bellezza della natura, il paesaggio….
Anna M. ha trovato una situazione di pace, esattamente quello che voleva. Si è sentita accolta dal gruppo, ha trovato persone con cui interloquire. Per lei, che soffre molto la solitudine, è stata una bella esperienza.
Concetta ha imparato a parlare linguaggi diversi, ascoltando ciascuno dei villeggianti. Non sa se è riuscita ad interloquire con tutti, ma ci ha provato. Per lei offrire è una cosa ancestrale, offrire un pranzo gradevole è un modo per dire alle persone che ha cura di loro.
Laura ha cercato di stare nel gruppo ascoltando, senza giudicare gli altri; a volte ha riso con altri su alcune situazioni che si sono create, ma sempre in modo benevolo. E fa un’autocritca: il gruppo ha contribuito poco alla gestione quotidiana delle cose da fare; “siamo abituati ad essere serviti, forse avremmo dovuto collaborare di piu tutti” dice.
Giuseppe dice che conosceva solo alcune persone, ma si è trovato bene con tutti, ha cercato di stare sempre con gli altri vincendo la sua timidezza, anche attraverso il gioco delle carte.
Concetta ribadisce che non ci sono state frizioni, nessuno si è isolato, tutti hanno cercato di dare qualcosa agli altri.
Alessandro ha ascoltato molto gli altri e ha cercato di dare un mano nella soluzione dei problemi pratici.
Stefano è convinto che deve scaldarsi un po’ con le donne e con gli amici, deve impegnarsi a instaurare rapporti con gli altri. Gli piace molto cantare, il canto lo distende (frequenta da anni la corale delľassociazione): anche qui ha Palagano gli è piaciuto molto cantare con gli altri le vecchie canzoni degli anni ’60 e ’70.
Lidia ha capito ľimportanza dell’amicizia, si impegnerà a coltivarla, anche invitando le persone a casa sua; poi laconicamente conclude “Peccato che la settimana sia già finita!”

Giorgio

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