… E tu slegalo subito

Campagna E tu slegalo subitoParte la campagna del Forum Salute Mentale

Il 21 gennaio prossimo sarà presentata a Roma la campagna del Forum Salute Mentale contro la contenzione. Questa pratica disumana, purtroppo ancora utilizzata nei luoghi di cura dei servizi di salute mentale, ha scosso le coscienze non solo a seguito delle inchieste svolte negli anni passati sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ma anche per alcuni fatti che hanno avuto ampio risalto nella cronaca. Particolarmente raccapricciate è stata la vicenda di Francesco Mastrogiovanni, morto in un reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania nel 2009, dopo 87 ore di contenzione; vicenda che è stata documentata in un filmato trasmesso dalla Rai, che ha mostrato le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso dell’ospedale.

Ci si chiede ancora se è possibile trattare la sofferenza con la violenza.

Qualche anno fa il tema della contenzione è stato oggetto di un convegno svoltosi a Modena: tra gli interventi, di particolare interesse quello del dr. Maisto, Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna, che inquadrò il concetto della contenzione nella legislazione italiana, dimostrando che esso non è contemplato né nella legge 180, né nella legge 833 ed è una pratica in conflitto con i principi della nostra costituzione.

Il tema è stato trattato anche in altre iniziative durante le varie edizione della Settimana della salute Mentale di Modena.

Negli ultimi 4/5 anni, nei luoghi di cura della nostra provincia, il ricorso alla contenzione si è ridotto di molto rispetto ai livelli precedenti, ma non è scomparsa del tutto.

I promotori della campagna “…E tu slegalo subito” si chiedono se è possibile “immaginare luoghi della cura dove la Costituzione repubblicana vincoli l’agire quotidiano e l’esercizio civile e paziente della democrazia renda impensabili fasce, reti e porte blindate”. L’obiettivo, attraverso una pubblica discussione che faccia conoscere e denunci la diffusione di questa pratica, è quello di arrivare al suo definitivo superamento, con la consapevolezza che “Per superare questa pratica c’è bisogno di operatori capaci di tenere insieme competenza ed etica, in grado di opporsi e disubbidire. Di protocolli, linee ed organizzazioni, possibili grazie alle buone pratiche dei servizi che non usano la contenzione, che prevedano il non ricorso a questa e la escludano”.

Per approfondire:

G.

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